Descrizione
L’ultimo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di giovedì 27 novembre 2025, recitava così: “Situazione di incompatibilità di cui all’articolo 65 del T.U.E.L. 267/2000 in combinato con l’articolo 1 della legge regionale n. 38/2000. Contestazione”. In pratica, dopo la nomina del Sindaco Alberto Lenzi ad Assessore Regionale (al lavoro, all’innovazione tecnologica, alla semplificazione amministrativa, alle infrastrutture digitali, alla formazione, agli appalti e alle attività contrattuali), comunicata dalla direzione generale della Giunta Regionale il 20 novembre scorso, si è venuta a creare una situazione di incompatibilità, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Il Consiglio Comunale di Fauglia, in attuazione di quanto stabilito dalle leggi in materia, ha invitato Alberto Lenzi a eliminare la causa di incompatibilità entro 10 giorni, oppure di formulare osservazioni in merito. Trascorso questo periodo, e nel termine dei 10 giorni successivi, il Consiglio delibererà definitivamente sulla condizione sopravvenuta, invitando il Sindaco a esprimere l’opzione per la carica che intende conservare: nell’assai probabile eventualità in cui la scelta ricada sull’incarico di Assessore Regionale, entro i successivi e ulteriori 10 giorni sarà deliberata la decadenza.
Con la decadenza di Alberto Lenzi, l’attuale vice-Sindaco Carlo Carli assumerà l’incarico di Sindaco vicario: non potrà nominare un vice, ma dovrà integrare la Giunta Comunale con un assessore (affinché i componenti restino in numero dispari) e redistribuire le deleghe. Nessuna surroga, invece, è prevista per il Consiglio Comunale, che resterà con un componente in meno. Carlo Carli eserciterà le funzioni di Sindaco vicario fino alle prossime elezioni comunali, che presumibilmente si terranno nella primavera 2026.
Alla votazione conclusiva Alberto Lenzi si è astenuto, mentre hanno votato a favore tutti gli altri consiglieri comunali. Lenzi ha poi preso brevemente la parola per rivolgere parole di ringraziamento ai presenti, augurando buon lavoro a tutti, ed è stato ricambiato con un lungo applauso bipartisan.