Il 27 gennaio ricorre, come ogni anno, il Giorno della Memoria, dedicato alla commemorazione delle vittime dell'Olocausto. Istituito dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, quest'anno dunque ricorre l'ottantesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, luogo simbolo dello sterminio di milioni di persone che lì e negli altri centri della spietata macchina delle morte nazifascista furono deportati e uccisi.
La persecuzione riguardò soprattutto gli ebrei (il termine infatti più corretto rispetto ad Olocausto sarebbe Shoah) ma anche tutti coloro come Popoli romaní, neri europei, disabili, omosessuali, slavi e dissidenti che, per motivi razziali, politici o religiosi, condivisero la stessa sorte, essendo soggetti a programmi analoghi di sterminio e pulizia etnica o a forme di persecuzione, sfruttamento e lavoro coatto che provocarono la morte di milioni di persone.