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Comune di Fauglia Portale istituzionale dell'ente

ATTIVATI A FAUGLIA N.2 PROGETTI DI UTILITA' COLLETTIVA DESTINATI AI PERCETTORI DEL REDDITO DI CITTADINANZA

ATTIVATI A FAUGLIA  N.2 PROGETTI DI UTILITA' COLLETTIVA DESTINATI AI PERCETTORI DEL REDDITO DI CITTADINANZA

QUESTI GLI AMBITI ALL’INTERNO DEI QUALI OPERANO I DUE “PUCCHISTI”: TUTELA DEI BENI COMUNI E SOCIALE

I due progetti vedono impegnati, ad oggi, due percettori di reddito di cittadinanza: uno assegnato ad attività a supporto del decoro urbano su aree pubbliche e a verde pubblico (pulizia, spazzamento e piccole manutenzioni) e il secondo assegnato ad attività di volontariato sociale presso la sede della Croce Rossa Comitato di Fauglia.

I progetti messi a punto dall’ufficio Sociale del Comune sono realizzati in collaborazione con Enti del terzo settore, con i servizi manutentivi comunali, con il Centro per l’impiego di Pisa e la Società della Salute Pisana.

Le persone impegnate sono beneficiari del Reddito di Cittadinanza e hanno sottoscritto un Patto per il Lavoro (con il Centro per l’Impiego) o un Patto per l’inclusione sociale (con il Servizio sociale, nel nostro caso la SdS Pisana) e proprio per questo sono tenuti a dare la loro disponibilità, pena decadenza del beneficio.

La partecipazione ai Progetti utili alla Collettività – spiega il Sindaco Alberto Lenzi – non sono solo un obbligo per chi ne prende parte ma possono rappresentare anche un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la stessa collettività. Chi usufruisce del beneficio del Reddito di cittadinanza, mettendo a disposizione le proprie capacità e attitudini, può acquisire ulteriori competenze e dall’altra parte vi è una comunità che riceve servizi complementari e integrativi che supportano e potenziano quelli esistenti”. “Desidero ringraziare – ha aggiunto Lenzi – per il lavoro svolto proprio su questo fronte, l’assessora Pietra Molfettini, che prima di me ha ricoperto l’incarico alle Poltiche socio-sanitarie”.

I costi per la realizzazione dei Progetti sono interamente finanziati dal Fondo Povertà e del PON Inclusione e servono non a stipendiare chi già percepisce il Reddito di Cittadinanza quanto piuttosto a coprire le spese per i tutoraggi, l’acquisto dei dispositivi di sicurezza e materiali necessari all’espletamento delle attività, la copertura assicurativa, spese per visite mediche ecc.