La ricorrenza della liberazione di Fauglia e da parte delle truppe alleate e la coraggiosa e drammatica Resistenza di molte donne e uomini che si dettero alla "macchia" e che si organizzarono in brigate partigiane, ci ricorda e ci insegna quanto grande sia il valore della libertà, della giustizia e della democrazia e quanta riconoscenza dobbiamo a tutti coloro che hanno combattuto e lottato in nome di quegli ideali.
Le circostanze odierne non ci consentono di festeggiare questa giornata come avremmo voluto ma questo non significa che sia meno importante il suo ricordo e la memoria di quei fatti.
Oggi si presentano davanti a noi nuove "battaglie" e altre prove da affrontare ma l'esempio lasciato da quelle donne e quegli uomini coraggiosi ci aiuta nella scelta del cammino da seguire.
l'Amministrazione comunale
L'immagine utilizzata e adattata è un disegno del pittore "faugliese" Leonetto Cozzi
Dal libro "Fauglia, Valtriano e dintorni" parte terza a cura di Paola Stefania Caforio e Massimo Lenzi.
La testimonianza di Ivo Bacci di quel 18 luglio 1944. "Mi trovavo nel rifugio; per giorni si erano succeduti incessanti, i bombardamenti.. Alle 6 di mattina mi svegliai ..C'era un silenzio irreale.. Mi guardai intorno.. Con me c'erano i miei cugini, i fratelli Pierotti, ma degli adulti non vi era traccia. Rimanemmo per un breve periodo di tempo incerti sul da farsi, poi udimmo una voce: - Sono arrivati gli Americani!! - Uscimmo fuori, sulla strada e la scena che vidi mi è rimasta sempre impressa come una fotografia.. I soldati Americani passavano, in fila, ben vestiti, e lo zio Arnaldo Pierotti, arrampicato su una scala, dava loro da bere il "Vino dolce". Essi distribuivano di tutto, cioccolata, caramelle, cibo in scatola...Avevo 5 anni, ma mi ricordo che mi diedi da fare e riempii un sacco intero di masserizie. Dopo tanta sofferenza e privazioni fu quello un momento magico...."
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