Continua il percorso, iniziato nel 2011, di valorizzazione di questa specie autoctona di olivo. I frutti di questa pianta, per la loro maturazione tardiva, sono difficilmente attaccabili dalla mosca plenaria e quindi, non necessitando di trattamenti fitosanitari, si prestano ad una coltivazione biologica. Sono alcune le migliaia di esemplari distribuiti nel corso degli anni ad aziende agricole e a privati cittadini che ne hanno fatto richiesta. Lo scopo è di diffondere la coltivazione di questa pianta tutelata dall'Amministrazione Comunale che ne ha registrato il marchio.
Un ringraziamento al consigliere Giuseppe Guidi per il lavoro svolto.
Maggiori informazioni le potete trovare in un articolo pubblicato sul sito: https://www.coopfirenze.it