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TRE DOMANDE AL SINDACO CARLI: INTERVISTA GIORNALE OGNISETTE

TRE DOMANDE AL SINDACO CARLI: INTERVISTA GIORNALE OGNISETTE
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FAUGLIA

FAUGLIA. Tre domande al sindaco Carli

Maestro elementare e vicino al volontariato, Il sindaco di Fauglia Carlo Carli, è un uomo che ama la buona tavola, coltiva la passione per la pittura contemporanea e pratica il ciclismo su strada a livello amatoriale

Carlo Carli

Molto legato al suo paese, dove è nato e cresciuto, e alle persone che ci abitano, Carli è un faugliese “doc”. Proprio come il vino, che il primo cittadino sa apprezzare con la competenza che gli deriva dal diploma di sommelier.  Un mix di passioni, con cui il sindaco faugliese cerca di dare un’impronta alla sua legislatura, investendo anche su uno sviluppo territoriale legato alla produzione di vini, olio e turismo enogastronomico.

I problemi però, secondo quanto lamentano le forze di opposizione in consiglio comunale, non mancano. Da qui abbiamo preso lo spunto per fare tre domande al sindaco. Vediamo cosa risponde.

Mobilità e sicurezza: che programmi ci sono per quanto riguarda la manutenzione delle strade, l’illuminazione e i parcheggi?

«Il comune di Fauglia, con i suoi 42 chilometri quadrati, ha una rete stradale molto estesa: 35 chilometri di strade Comunali, tutte asfaltate, e quasi altrettanti di strade vicinali. La condizione generale della viabilità pubblica è complessivamente buona, anche se esistono alcune criticità con piccoli dissesti localizzati, dovuti a cedimenti del terreno o ad avvallamenti, nei tratti in cui si è intervenuti per il passaggio di reti di servizio (acqua e metano). In ogni caso la mobilità avviene in totale sicurezza.  Attualmente stiamo intervenendo su Via Malacoda e, prossimamente, programmeremo un intervento su Via S. Regolo/Case Nuove per il ripristino del manto stradale.

Per le restanti strade sono previsti interventi di risanamento puntuali.  La carenza di parcheggi riguarda soprattutto il capoluogo, mentre le frazioni non risentono di questo problema. Visto che Fauglia si sviluppa lungo la dorsale di una collina, è preferibile realizzarne alcuni di piccole e medie dimensioni. Uno è stato completato lo scorso anno e un altro, proprio adiacente al centro storico, è in fase di progettazione. L’illuminazione pubblica, con oltre 500 punti luce, è molto variegata nella tipologia di lampade. Avremmo intenzione di sostituire gradualmente, finanze permettendo, quelle meno efficienti con altre che utilizzano Led e coprire alcune zone periferiche ancora sprovviste».

Quali investimenti sono stati fatti sulle scuole del territorio?

«L’istruzione e la cultura sono elementi fondamentali nella formazione dei giovani, che rappresentano il futuro di tutti noi. Compito delle Istituzioni è di creare le migliori condizioni possibili, in termini di sicurezza e di benessere, affinché ciò avvenga. È proprio in coerenza a questi principi che abbiamo investito quasi un milione di euro su due degli edifici scolastici del Comune: il complesso della scuola media, sede anche dell’istituto comprensivo “G. Mariti” e la scuola materna di Valtriano.  Nella prima gli interventi hanno interessato in particolare: lo smontaggio e il rinforzo del manto di copertura, la sostituzione degli infissi, l’installazione di una nuova caldaia, l’adeguamento dell’edificio alle norme antincendio e il rifacimento dell’intonaco esterno. La scuola materna di Valtriano, che è una frazione in continua espansione demografica, ha richiesto invece un ampliamento di quasi duecento metri quadri e, oltre alla ristrutturazione tecnica e muraria dell’intero l’edificio, si è provveduto anche alla dotazione di nuovi arredi».

Che novità ci sono sull’asilo nido?

«La realizzazione dell’asilo nido, progettato in maniera eccellente dallo “studio Barbino e Giannini” di Livorno, ha subito uno stop. L’idea della sua realizzazione era nata, nel corso del 2010, dalla valutazione di alcuni elementi fondamentali: la presenza sul nostro territorio di oltre cento bambini piccoli, tra zero e tre anni; l’emissione di un bando Regionale, che prevedeva per i vincitori un finanziamento a fondo perduto pari al 90 per cento dell’investimento; la disponibilità del terreno. Il comune di Fauglia non è rientrato nell’assegnazione a causa di un’interpretazione normativa circa la disponibilità della superficie fondiaria su cui si sarebbe realizzato. È un vero peccato perché la struttura, pensata anche per essere ampliata, avrebbe dato in parte una risposta anche ai Comuni limitrofi, offrendo un ambiente estremamente confortevole e dotato delle più avanzate tecnologie in fatto di risparmio energetico e utilizzo di energie rinnovabili. Ad ogni modo, poiché le risorse comunali non permettono di realizzare la struttura interamente con mezzi propri, restiamo in attesa di un altro bando Regionale o di altri finanziamenti».

Claudia Gazineo